Programma - AndreaRomizi.it
Loader

PROGRAMMA

C’È ANCORA DA FARE

1/ PERUGIA CINQUEPUNTOZERO

 

da dove si riparte…2014/2019

La ‘Perugia Ultradigitale’, prima missione strategica dell’amministrazione che si insediava nel 2014, pareva obiettivo velleitario. In un’Italia in gravissimo ritardo sui livelli di connessione internet, che viaggiava con la media di 6 mega (fanalino di coda europeo, ma anche su scala globale) sembrava persino ridicolo il nostro obiettivo programmatico di portare nella piccola Perugia, sempre marginale nello sviluppo delle principali infrastrutture nazionali, i 1000 mega della fibra sino all’utente finale, ‘fiber to the home’. Invece siamo riusciti, la piccola grande Perugia si è resa capofila della rimonta italiana nell’ultrainternet, decisiva infrastruttura per ogni forma di sviluppo di quest’epoca. Una bellissima storia, ormai nota, per la quale la nostra città si è resa riferimento su scala globale per i suoi livelli di connessione, che stanno ancora procedendo e che devono arrivare a coprire con l’ftth tutto il perimetro comunale. Anche in questo dobbiamo affermarci ‘best case’.

La rivoluzione digitale che sta correndo in quest’epoca segna uno spartiacque con tutto il tempo precedente. Ogni attività umana ne è sempre più coinvolta e definita, con processi di trasformazione ed evoluzione di tanto radicale, individuale e generale portata, che arrivano ad incidere profondamente gli stessi tratti identitari di fondamentali sociali sempre tipici. Una vera e propria rivoluzione, talmente dirompente che gli ultimi studi pubblicati raccontano che nei prossimi 5 anni muteranno radicalmente il 50-60% delle attività lavorative.

La piccola grande Perugia è pronta, dalla ‘Perugia Ultradigitale’, con la sua infrastruttura abilitante di riferimento globale, verso la ‘Perugia 5.0’, intendiamo sviluppare e valorizzare al massimo per la nostra comunità cittadina le opportunità che quest’epoca offre.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Con i completamenti di questo periodo, la Perugia ‘best case’ può vantare un importante grado di copertura della rete ftth pari a circa l’80%, nonostante un costo unitario per unità immobiliare già largamente superiore all’investimento considerato remunerativo, pari ad € 300,00. E’ attualmente aperto un confronto per l’estensione della rete che arrivi ad una generale copertura ftth di tutto il territorio comunale, comprendendovi aree più esterne ancora oggi escluse, con iniziativa e partecipazione pubblica che contenga gli oneri di investimento.

Mentre il nostro territorio sta iniziando a valorizzare, si può dire ‘fisiologicamente’, le straordinarie potenzialità che offre questa infrastruttura, imprese, servizi, formazione, l’amministrazione comunale sta promuovendo progetti che ne possano sviluppare al massimo le applicazioni possibili, in diretto rapporto e confronto con i principali players globali. Tra questi, va ricordata Cisco, con il progetto della “Circoscrizione 4.0”, attualmente in una prima fase sperimentale nella sede aperta a Ponte Felcino, con alcuni primi servizi al cittadino che dovranno arrivare a comprendere, progressivamente, la generalità delle attività e servizi comunali, mediante telepresenza, anche con deposito e ritiro atti. Le prossime sedi sono già programmate a San Sisto, Ponte San Giovanni, Madonna Alta, Rimbocchi, Monteluce.

Anche la rete della nuova pubblica illuminazione, con sua telegestione e connessa punto-punto, integrata con quella in fibra, consente lo sviluppo di progettazioni, attualmente in corso, per un’autentica “città intelligente”: mobilità, sicurezza, gestione e tariffazione puntuale dei rifiuti, per citare le principali missioni. Proprio la rete in fibra consente ancora il progressivo sviluppo di un crescente numero di aree di vero WiFi libero e gratuito: oggi già in alcune aree del centro storico ed in corso di attivazione in 22 parchi cittadini.

Con questo speciale assetto infrastrutturale, è possibile sviluppare una piattaforma in grado di abilitare un’economia della condivisione, avvicinare i cittadini all’amministrazione attraverso la dematerializzazione dei servizi erogabili, rendere disponibili i dati (opendata) economici chiave, aprendo confronti e condivisione di idee. Gestione delle notifiche e apertura, tramite consultazioni online, a decisioni sulle quali il massimo coinvolgimento dei cittadini potrà consentire il miglior livello di partecipazione.

La “Perugia 5.0” può e deve essere un ritorno alla Perugia dei quartieri: il ritorno al “tradizionale analogico” grazie all’ultradigitale. Creando poli funzionali di aggregazione di quartiere, con il coordinamento delle associazioni, dove promuovere vita associata, aumentando così sicurezza e  decoro urbano. Reti di videosorveglianza, sensoristica smart per monitoraggi ambientali, gestione integrata della raccolta differenziata intelligente, punti di telepresenza.

E’ progettualità in fase avanzata, da portare ormai ad azione, 100 punti localizzati in tutto il territorio comunale (con la collaborazione di associazioni di quartiere, pro loco, oratori, centri anziani) per la formazione digitale. Abbiamo già ricevuto la disponibilità di tre istituti scolastici cittadini per la collaborazione dei loro studenti dell’ultimo anno che possano formare persone adulte alle più importanti abilità digitali che servono per accedere a funzionalità e servizi di questo tempo. E’ progetto di crescita nella formazione digitale di un territorio, anch’essa essenziale nel percorso di sviluppo che serve, con elementi di pregevole rilevanza sociale nel rapporto ragazzo/ adulto/anziano. Dal progetto, bisogna passare alla sua attuazione.

Perugia ha tutte le carte in regola, lo ha già dimostrato in questi anni, per rendersi ancora capofila di un’operosa visione di città capace di governare gli straordinari processi di cambiamento di quest’epoca.

 

2/ SVILUPPO ECONOMICO / LAVORO

 

da dove si riparte…2014/2019

Viene trattato con scheda e titolazione a parte, ma è la prima immediata declinazione della Perugia proiettata nella dimensione sintetizzata con la scheda precedente. I processi di sviluppo indotti da quella proiezione, le opportunità di lavoro che offrono, sono dato già sperimentato nella Perugia di oggi, dove stanno crescendo gli esempi di intelligente protagonismo di impresa capace di interpretare questo tempo di profonde mutazioni economiche e sociali.

Dal nostro versante, siamo impegnati a sostenere al massimo questa direzione e prospettiva, si possono portare ad esempio due dirette iniziative comunali coerenti con questa visione.

«Officine Fratti – Creative Space» è un complesso edilizio di circa 300 mq. nel centro storico, ex mensa comunale, che è stato restaurato e rifunzionalizzato per dedicarlo a percorsi di rigenerazione della città attraverso l’artigianato, la formazione e l’imprenditorialità giovanile. E’ un percorso che offre a giovani aspiranti imprenditori formazione, spazi condivisi, servizi tecnici e gestionali di tutoring e mentoring per trasformare un’idea di impresa in un progetto imprenditoriale reale.

Nell’ambito del progetto generale di riqualificazione dell’area di Fontivegge, è stato realizzato uno spazio collettivo ad uso coworking nell’area del porticato a piano terra dell’edificio ex Upim, prima adibito a luogo di sosta fra il sottopasso con fermata degli autobus e la stazione ferroviaria. “Binario 5” è progetto di rigenerazione urbana che si qualifica per le opportunità di promozione di impresa che offre: un luogo al centro della città aperto all’innovazione e alla promozione della cultura imprenditoriale, un polo culturale e di formazione, un business incubator in grado di supportare le start up con i migliori esperti nazionali nei vari settori di mercato per creare, accompagnare e finanziare progetti di successo.

 

 

c’è ancora da fare…2019/2024

L’obiettivo strategico è quello di creare un ecosistema di start up in grado di stimolare nuova imprenditorialità, avvicinando il talento alle aziende e ai capitali, attivando meccanismi di trasmissione delle innovazioni, consentendo ai talenti che escono dalla nostra Università di esprimersi nel territorio, generando imprese e lavoro.

Per fare questo è necessario fornire sostegno favorendo il passaggio di know how da parte di chi è in grado di accompagnare al mercato quella che in origine può essere una semplice idea e che, grazie al supporto di operatori esperti, può trasformarsi in un’impresa. All’interno dell’ecosistema, un ruolo rilevante nel processo di incubazione e accelerazione lo assume la presenza di un processo di venture capital che supporti le varie fasi di finanziamento delle start up, proprio come già previsto all’interno del primo coworking aperto dal Comune di Perugia, “Binario 5”. L’Umbria è solamente 17esima nella graduatoria delle regioni italiane per numero di start up e si impone che il capoluogo svolga un ruolo guida per invertire questa preoccupante tendenza a non produrre nuova impresa, creando un contesto più favorevole all’innovazione e premiando merito e talento.

Con questa prospettiva, tra gli obiettivi di mandato riteniamo che un luogo simbolo di questa “startup mentality” possa essere il centro per la grafica avanzata, un luogo polivalente situato nell’ex Scalo Merci a fianco alla stazione ferroviaria di Fontivegge, dove si possano trovare gli strumenti e le infrastrutture necessarie per la produzione di prodotti e imprese creative nel settore della grafica, del gaming, della realtà aumentata e della realtà virtuale. Un luogo in cui organizzare un calendario fitto di incontro e workshop, con esperti del settore della comunicazione e delle tecnologie digitali applicate alla grafica, ma anche un luogo in cui accelerare e incubare start up operanti in questi ambiti settoriali. La scelta del settore della grafica e del gaming è giustificata dalla straordinaria infrastrutturazione digitale del nostro territorio, che rappresenta un decisivo fattore abilitante per tutti quei settori, come quello della creazione di video giochi e delle grafica, che possono trovare nella portata di banda e nella scarsa latenza, straordinario beneficio.

Fondamentale per favorire queste dinamiche è la collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, per promuovere meccanismi di trasmissione dell’innovazione, ma anche attraverso luoghi che consentano la nascita di spin off universitari e dinamiche che favoriscano l’auto imprenditorialità e l’autonomia gestionale. L’Università e gli Istituti di Ricerca ad essa collegati dovranno sempre più svolgere un ruolo determinante nel rilancio del nostro territorio ed è per questo che continueremo ad avvalerci delle migliori competenze del nostro ateneo, facendo in modo che i luoghi in cui dovranno essere accelerate e incubate nuove imprese possano avere un contatto e un interscambio continuo con il mondo accademico.

Riteniamo particolarmente utile attivare un monitoraggio continuo dei brevetti registrati a Perugia, effettuando una scansione periodica delle nuove registrazioni e invitando i detentori che ancora non li hanno sviluppati sul piano industriale a presentare le proprie idee nell’ambito di un evento ad hoc, in cui possano presentare le proprie idee innovative a potenziali investitori e soggetti specializzati nell’attività di Private Equity e Venture Capital. Evento che può affermarsi sulla scena nazionale, capace di attrarre inventori da ogni parte d’Italia.

Va promosso un fondo dedicato alla microeconomia tramite crowdfunding locale e sviluppo di una piattaforma blockchain con emissione di “moneta digitale comunale”, in grado di aumentare la potenzialità di business di piccole realtà imprenditoriali del territorio e finanziare progetti.

La crisi di portata globale che investe il commercio tradizionale, da sempre elemento portante e decisivo di ogni economia, va affrontata con coordinate iniziative di sistema territoriale, che sappiano trasformare in straordinaria opportunità di “vetrina globale” l’attuale primo motivo di crisi, ovvero il commercio online. Evitando di ripetere la scheda programmatica del 2014 sulla “piattaforma comunale del commercio elettronico”, quel, pur ambizioso, progetto è in avanzata fase di elaborazione che può consentire di ribadire ancora qui quell’obiettivo.

 

3/ BILANCIO / PATTO FISCALE / ORGANIZZAZIONE

 

da dove si riparte…2014/2019

La prima missione al nostro insediamento nel 2014 fu necessariamente quella di arrivare a governare al meglio i conti comunali, solo così avremmo potuto, non solo evitare i drammatici effetti di una possibile insolvenza, con un disavanzo trovato in ben 35milioni di euro (mentre la vicina Terni, in questo periodo, ha dichiarato il dissesto), ma anche sviluppare gli obiettivi programmatici che avevamo impegnato con i cittadini di Perugia.

La “Commissione per la revisione della spesa comunale”, che avevamo previsto con il programma elettorale e che ha operato sistematicamente nei primi mesi del mandato, è stata modalità partecipata e innovativa che ci ha consentito di conoscere pubblicamente e nel dettaglio ogni minima spesa del bilancio comunale. Da lì, cinque anni dopo, con il costante impegno di tutti, il bilancio comunale ha segnato netti miglioramenti. Meritano di essere citati alcuni dati.

La spesa corrente è stata ridotta dai 178milioni di inizio mandato agli attuali 152milioni, con un risparmio annuale di 26milioni di euro, ben oltre quel 10% di riduzione della spesa che avevamo impegnato con il programma elettorale del 2014. Razionalizzando e riqualificando, senza tagliare servizi. Questo cospicuo risparmio non siamo stati in grado di destinarlo alla riduzione della pressione fiscale, come avremmo voluto, perché nel frattempo i trasferimenti dello Stato si sono drasticamente ridotti dai 34milioni del 2014 ai soli 15milioni del 2018, mentre il fondo crediti di dubbia esigibilità che abbiamo dovuto incrementare (in adempimento di disposizioni di legge) è passato dai 7milioni di inizio mandato ai 90milioni attuali.

E’ stata drasticamente ridotta l’anticipazione di tesoreria, dai 40milioni di inizio mandato ai 14 attuali, mentre la tempistica dei pagamenti ai fornitori è passata da 78 a 7 giorni, con dovute iniezioni di ossigeno all’economia locale. L’indebitamento è passato da 133 a 101 milioni, pro-capite è sceso l’indebitamento di ciascun perugino da 800 a 600 euro.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Bisogna proseguire con quest’opera di risanamento dei conti comunali, migliorando la capacità di riscossione ed ancora nella direzione di contenimento della spesa già tracciata che dovrà proseguire, con le stesse modalità praticate, di efficientamento e razionalizzazione, che in questi anni sono sempre state occasione di riqualificazione dei servizi (si pensi, ad esempio, alla pubblica illuminazione, piuttosto che alle mense scolastiche o alla razionale organizzazione e dislocazione degli uffici comunali dismettendo fitti passivi).

Il progressivo consolidamento dei conti comunali può finalmente consentire, 25 anni dopo, la ‘stipula’ di un ormai necessario “Patto fiscale e tariffario” tra Istituzione comunale e cittadini di Perugia. Vanno esaminate, una ad una, tutte le voci di entrata, coltivando l’obiettivo di allinearle, almeno, alle medie nazionali.

Con questo quadro, pare già ragionevole impegnare l’obiettivo di riduzione della Tari di almeno il 10%, già sperimentato nel 2017, poi, purtroppo riassorbito per le note vicende legate agli extracosti sullo smaltimento dei rifiuti per il blocco degli impianti di Borgogiglione e Pietramelina.

Tema strettamente connesso alle dinamiche di bilancio è quello di una profonda riorganizzazione della macchina comunale che, in questi anni, ha progressivamente risentito di un crescente numero di pensionamenti, che hanno superato nel quinquennio le 200 unità, per i quali non è stato possibile procedere con il turnover.

Nei primi mesi del nuovo mandato, con il supporto di una tendenziale ritrovata stabilità di bilancio, bisognerà riesaminare in profondità l’organizzazione comunale, da alleggerire sulle posizioni di vertice, valorizzando posizioni intermedie ed organico, da rafforzare particolarmente per la Polizia Municipale ed il Cantiere comunale, ma anche mediante una cd. ‘digital review’. Ovvero, un’analisi dei flussi e dei processi di tutte le strutture comunali, propedeutico all’ottimizzazione dei costi ed all’aumento della qualità dei servizi erogati, aumentando la produttività della macchina comunale tramite la digitalizzazione ed il telelavoro. A Perugia è, oggi, senz’altro possibile.

 

4/ POLITICHE SOCIALI

 

da dove si riparte…2014/2019

Nonostante le descritte gravi difficoltà di bilancio, in questi cinque anni nessuno a Perugia è stato lasciato solo, solo considerando che, nonostante la riduzione della spesa corrente di 26 milioni annui, per le politiche sociali sono aumentati gli impegni di spesa, dagli € 9.301.179,57 del 2015, agli € 15.670.531,49 del 2018.

Diritto alla casa, rischio di esclusione sociale, anziani, disabili, minori, servizi territoriali, sono tutti ambiti di intervento che siamo riusciti a rafforzare. E’ dato del quale dobbiamo essere insieme orgogliosi, in un tempo particolarmente difficile che reclama una supplementare capacità di intervento e sostegno a chi è più in difficoltà. Ciò è stato possibile grazie ad un’intelligente e intraprendente capacità di recupero di risorse da bandi regionali, nazionali ed europei. Questo investimento sociale può essere sintetizzato con i seguenti dati di mandato.

22.745 piani di aiuto attivo degli Uffici della Cittadinanza / Attività di prevenzione e promozione per 9200 minori-famiglie / 1.400 provvedimenti di tutela minori dell’Autorità Giudiziaria / Messa a sistema dei Centri Antiviolenza: 26 donne, 18 minori / Per la cura di anziani e disabili: 4.233 persone seguite, 29.000 pasti assistiti, 27.148 accompagnamenti, oltre 53.000 persone su interventi di promozione ed invecchiamento attivo / Per le politiche di inclusione: 30 progetti vita indipendente, 350 borse lavoro / Per la povertà: 450 borse lavoro, 158.000 pasti, 1200 beneficiari di misure di sostegno SIA REI, apertura pronta accoglienza adulta con 23 posti letto.

Tutti questi numeri sono persone, che sono state aiutate e sostenute nelle loro difficoltà dai loro concittadini, tramite il Comune di Perugia.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Bisogna proseguire con questa intensità di impegno, perché risponde a basilari responsabilità di una comunità cittadina verso chi è in difficolta. E’ anche investimento per prevenire e contenere il disagio sociale, favorendo il senso di appartenenza alla Comunità, che va incoraggiato tenendo conto delle varie forme associative, più o meno strutturate, per rivitalizzare il senso di responsabilità e di cura.

Va considerato investimento sociale le realtà del terzo settore (volontariato, associazionismo, cooperazioni, fondazioni…), un valore aggiunto da mettere a sistema.

Si può ancora migliorare progettando secondo la logica del “Welfare Generativo” che mette al centro il protagonismo “attivo e responsabile” delle persone, non solo quali portatrici di bisogni da soddisfare, ma soggetti dotati di risorse che possono essere messe a disposizione della Comunità (idee, competenze, esperienze, tempo…)

Va assicurato un presidio nel territorio capace di coordinare ed intensificare relazioni, disponendo di operatori con elevata professionalità e cultura sociale in continua formazione, quindi capaci in primis di salvaguardare i diritti delle persone maggiormente in difficoltà.

Vanno sperimentati nuovi modelli di affidamento di servizi insieme alla modalità delle gare pubbliche, strutturando percorsi di co-progettazione, consistente nel progettare e collaborare insieme per e con una Comunità che si mobilita e si organizza con le sue istituzioni e le sue realtà locali.

Va reso operativo il piano per le Politiche Familiari, articolato in 8 punti e che mette in relazione le diverse aree dell’Amministrazione.

Va sviluppata la progettualità integrata tra i vari assessorati, rendendo l’accessibilità della Città a misura di tutti (City4all).

Va rafforzata la collaborazione con realtà sia pubbliche che private, con il Terzo Settore e gli ordini professionali, attraverso appositi protocolli che promuovano e sostengano progetti di solidarietà sociale sempre orientati al soddisfacimento dei bisogni delle persone e delle famiglie.

Va incrementato il lavoro a rendimento sociale, nel senso più ampio del termine, coinvolgendo ad esempio persone anziane, giovani impegnati nel servizio civile, persone come i cassintegrati o che usufruiscono dei benefici alternativi alla detenzione, ecc…

Vanno valorizzare il baratto amministrativo ed i patti di collaborazione cittadina, come strumenti innovativi e funzionali.

Vanno promossi circuiti informativi del Comune nei confronti dei cittadini, per un’informazione capillare delle opportunità che l’Amministrazione offre.

Ancora massimo impegno, c’è ancora da fare in delicata materia di primaria rilevanza sociale.

 

5/ SICUREZZA

 

da dove si riparte…2014/2019

Per quanto nelle possibilità di un Sindaco e di un’amministrazione comunale, è tema di primario rilievo per una comunità cittadina, sul quale abbiamo investito il massimo impegno in due principali direzioni. La prima è la politica degli investimenti pubblici per riqualificare e rilanciare aree di rilievo sociale strategico, da restituire ad un vissuto quotidiano di recuperata affidabilità. Nei 100 milioni di investimenti in opere pubbliche del periodo, tema che verrà trattato con una successiva scheda programmatica, c’è in ogni intervento anche questo obiettivo di rilancio della qualità urbana, fondamentale elemento di contrasto per ogni forma di degrado. Va ancora una volta citata Fontivegge, area per la quale non va spiegato il valore strategico per tutta la città di una straordinaria concentrazione di investimenti pubblici, circa 30milioni, anche attrattivi di altrettanti investimenti privati. Con progetti di grande qualità, innanzitutto funzionale, che hanno coinvolto anche la nostra Università, con numerosi cantieri ormai prossimi a partire. Così come le importanti politiche di inclusione sociale, sintetizzate nella scheda precedente, hanno anch’esse contenuto i fenomeni di degrado.

L’altro versante del nostro impegno è stato concentrato nella massima collaborazione, si può dire quotidiana, con le preziose attività delle Forze dell’Ordine, come ancora organizzata con il rinnovato patto per “Perugia Sicura” del 2017. Questa collaborazione si è spinta ad una costante capacità di iniziativa comunale, che può essere descritta prendendo ad esempio l’importante strumento della videosorveglianza. Al nostro insediamento le telecamere comunali installate erano 82, oggi tra quelle già installate e quelle di prossima installazione (già finanziate) siamo arrivati a 350, più che quadruplicate. Oltre le telecamere pubbliche, a Perugia abbiamo varato un innovativo progetto che mette anche la capillare rete della videosorveglianza privata al servizio della generale sicurezza cittadina. Lo scorso 4 aprile, abbiamo consegnato al Prefetto nella sua veste di Autorità di riferimento per la Pubblica Sicurezza del nostro territorio, uno strumento del tutto innovativo in materia. Si tratta di una piattaforma realizzata ‘in house’ dai nostri bravissimi tecnici comunali, dove sono identificate e geolocalizzate le telecamere private attive in tutto il territorio comunale. I dati di queste telecamere sono stati comunicati in virtù del censimento che ha disposto l’amministrazione con due nuovi articoli del Regolamento di Polizia Urbana. Ad oggi il censimento ha popolato questa piattaforma con circa 4.000 telecamere dislocate in tutto il territorio comunale, dato già impressionante, ma che sta crescendo, giorno dopo giorno, con nuove comunicazioni.

Questa piattaforma è oggi nelle disponibilità delle Forze dell’Ordine le quali, nella immediatezza di un qualsiasi fatto criminoso, potranno subito verificare con precisione quali telecamere attive in quell’area e potranno subito contattare il responsabile di quella telecamera per visionare immagini che, diversamente, sarebbero cancellate nell’arco delle 24 ore (obbligo di legge). Un formidabile strumento di indagine, ma anche di prevenzione, che copre tutto il territorio comunale, con la mappatura di una capillare rete di telecamere messe così ad integrato sistema di utilità generale, che consentirà un salto di qualità nella preziosa attività delle Autorità di Pubblica Sicurezza.

Perugia è la prima città in Italia a varare un progetto del genere, una nostra ‘invenzione’ che è immaginabile sarà replicata dalle altre città. Non le solite parole su delicato tema di facile presa, ma effettiva e ben concreta e migliore collaborazione istituzionale tra ente locale e Forze dell’Ordine su di un terreno decisivo come quello della sicurezza cittadina.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Va ancora intensificato questo impegno, su entrambi i versanti indicati sopra.

Il posto fisso di Polizia a Fontivegge costituisce importante segnale del Ministero dell’Interno sul tema sicurezza a Perugia, che dobbiamo sostenere anche con nostra autonoma capacità di rinnovata iniziativa.

Si è già detto nella precedente scheda programmatica che, recuperata una tendenziale stabilità dei conti comunali, va rinforzato in maniera significativa l’organico della Polizia Municipale, da impegnare maggiormente nel controllo del territorio, attività da sostenere anche con nuovi mezzi e dotazioni.

Va data intelligente attuazione ai due recenti decreti in materia di sicurezza, DL 13/2017 – DL 113/2018, nelle parti in cui prevedono spazi di maggior protagonismo degli Enti Locali, in particolare per l’organizzazione di “reti territoriali di volontari per la tutela e la salvaguardia dell’arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini”, ma anche nella rinnovata materia dei “centri di permanenza per il rimpatrio” (CPR), con l’immediato obiettivo di recuperare sicurezza nelle aree oggi a maggior rischio degrado.

La stipula di un rinnovato patto per “Perugia Sicura” consentirà di recepire novità ordinamentali e nuove iniziative locali per ancor meglio organizzare un’attività decisiva per la nostra comunità cittadina.

 

6/ CULTURA

 

da dove si riparte…2014/2019

In un contesto generale di ristrettezza delle risorse finanziarie, occorre ripensare le politiche culturali degli enti territoriali come i Comuni in un’ottica sussidiaria, specialmente per una città come Perugia che, oltre ad ospitare enti di alta formazione (Università degli Studi, Università per Stranieri, Accademia di Belle Arti, Conservatorio), musei nazionali (Galleria Nazionale, Museo Archeologico Nazionale), eventi artistici e culturali di livello internazionale (Umbria Jazz, Festival del Giornalismo, Sagra Musicale) possiede anche una fitta rete di associazionismo locale che ne costituisce un importante e diffuso presidio culturale. La prima grande scommessa in tale ambito, è quella di incentivare i cittadini ad un approccio più consapevole alle attività culturali ed artistiche, valorizzando ogni occasione di formazione e sperimentazione del territorio, rinforzandone l’armatura culturale per costruire un’offerta capace di dialogare con le scuole, di animare un territorio di attività culturali di base, senza rassegnarsi al fatto che solo le grandi istituzioni e le eccellenze localizzate siano gli unici possibili presidi culturali. Incentivare la creatività giovanile, fare delle biblioteche dei luoghi di cittadinanza aperti, costruire un rapporto di continuo scambio tra scuola e musei, orientando ad esempio questi ultimi a divenire laboratori extra moenia per gli istituti scolastici, porsi il problema di individuare nuovi fruitori, avvicinandoli al nostro patrimonio culturale di nuovi cittadini, diventando incubatore per persone provenienti da altri continenti e da altre culture.

Attraverso la creazione un sito internet multilingue e graficamente attraente, i cittadini hanno potuto informarsi sulle tante attività culturali della città. Questo strumento è stato accompagnato anche da una piattaforma social costantemente aggiornata, che ha costituito nel tempo un importante database per l’invio dei programmi delle tante iniziative, unito ad un corposo indirizzario email.

In questi cinque anni il Museo Civico di Palazzo della Penna si è confermato il luogo deputato alla cultura contemporanea della città, dedicando interamente il suo programma ad iniziative di alto spessore, tra arti visive, letteratura, musica, teatro e danza. Particolarmente rilevante è stata la riapertura della Raccolta permanente dedicata a Gerardo Dottori, ampliata con le opere dedicate al Futurismo umbro e ai seguaci del maestro dell’Aeropittura. Nell’ambito delle arti visive si è voluta dare particolare rilevanza alla riscoperta degli autori del Novecento umbro, tra cui Brugnoli, Bettina e Brajo Fuso, Mancini, Rossi, Bacosi e Dessau.

In una continua indagine sui talenti della contemporaneità, eventi come Art Monster e Perugia Photo Fest sono stati scenario delle nuove generazioni di artisti.

La manifestazione “Perugia 1416” favorendo il dialogo tra storia, creatività, cooperazione tra cittadini, riscoperta delle proprie origini, ha fatto di una semplice rievocazione storica, un importante collante sociale per l’intera città, facendo riscoprire ai cittadini lo spirito di appartenenza ai propri Rioni.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Se grazie ad Art Bonus si è compiuto il miracolo di un movimento civico spontaneo per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali della nostra città, con sponsorizzazioni e partnership culturali, si dovrà creare un nuovo movimento spontaneo di valorizzazione della cultura fruibile a sostegno della creatività e di tutto ciò che gli ruota intorno, dalle Istituzioni formative, ai Musei, Teatri e Turismo. Pertanto, è ormai imprescindibile dover favorire relazioni fattive tra il “Sistema Cultura” e il “Sistema Impresa”, per assicurare un contributo strategico allo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro territorio. In Italia, sta crescendo il numero di Aziende convinte della bontà e della efficacia degli investimenti in Cultura, spesso al centro di piani specifici e declinati con azioni non occasionali. Installazioni d’Arte contemporanea, Spettacoli teatrali a tema, Mostre ed Esposizioni continuative o temporanee, Festival culturali, Produzioni audiovisive e multimediali sono solo alcuni esempi di iniziative culturali realizzati dalle Imprese, dove le istituzioni con le casse sempre più vuote, si fanno garanti del valore culturale di ogni singolo progetto, comunicandolo, dando tutto il sostegno possibile in servizi, nell’utilizzo delle sale, delle piazze, dei teatri della città. Stiamo parlando di investimenti che, in gran parte del mondo, costituiscono per il settore un’integrazione sostanziale ai finanziamenti pubblici.

Il 30 maggio 2018 la Commissione europea ha presentato la proposta di regolamento per l’istituzione del nuovo programma Europa creativa per il periodo 2021-2027 prevedendo, in particolare: l’aumento della dotazione finanziaria complessiva del programma, portandola a 1,85 miliardi di euro; il mantenimento delle tre sezioni Media, Cultura e Transettoriale (che riguarda le attività in tutti i settori culturali e creativi). Concorrere in maniera mirata e consapevole ai bandi e ai finanziamenti europei, secondo le potenzialità del nostro territorio, sarà fondamentale per ottenere ingenti risorse per le politiche culturali della città. Esemplare è il progetto “Mobilità degli artisti”, grazie alle nuove strutture messe a disposizione dal Comune per l’esperienza delle residenze d’artista, infatti, lo scambio interculturale potrà diventare un obiettivo primario.

In un’ottica di confronto e collaborazione si vorrà incentivare l’incontro tra i diversi attori della cultura della nostra città, organizzando dei tavoli di discussione sui temi delle arti, delle biblioteche, dell’artigianato, della conoscenza e della formazione. Sarà quindi fondamentale censire in maniera capillare le varie associazioni culturali operanti nel nostro territorio, i microeventi e macroeventi da

loro promossi, per poter ottimizzare risorse, spazi e potenzialità.

Crediamo che il Comune debba essere parte propositiva verso il mondo della scuola. In modo particolare vogliamo promuovere e sostenere i progetti indirizzati a far conoscere ai giovani cittadini il patrimonio storico e artistico della città, le specificità del nostro territorio e la conoscenza scientifica.

La città possiede un articolato sistema bibliotecario composto da cinque biblioteche: Augusta (una delle più importanti e antiche d’Italia), Sandro Penna, Villa Urbani, Biblionet e San Matteo degli Armeni e dal servizio bibliobus. Il funzionamento e la fruibilità delle biblioteche deve restare al centro della politica culturale del Comune di Perugia perché le nostre biblioteche sono un prezioso presidio di cultura e socialità dislocato in diverse parti del territorio; un presidio che va mantenuto e sostenuto, possibilmente coordinandolo meglio con le biblioteche delle due università e delle altre istituzioni culturali a vantaggio dei cittadini, degli studenti delle scuole della città e degli universitari. Una grande sfida sarà l’apertura della nuova Biblioteca degli Arconi.

Oltre ai due grandi musei nazionali (GNU e MANU), Perugia possiede una rete variegata di musei pubblici e privati. Va incentivata l’integrazione del sistema museale cittadino in modo da garantire la fruizione del patrimonio, ma anche la corretta gestione delle risorse. Va trovata una soluzione per esporre in modo stabile e più efficace le opere di Gerardo Dottori e Joseph Beuys. Va rilanciata l’idea di un’officina della scienza e della tecnica dove avvicinare giovani e adulti alla cultura scientifica. Vanno poi supportate tutte quelle iniziative che consentono l’apertura temporanea di luoghi (oratori, chiese, palazzi storici, etc.) che non possono essere sempre visitabili.

Grazie al bando periferie, l’ex Palazzina RFI in zona Fontivegge verrà integralmente ristrutturata, diventando luogo per progetti di residenze d’artista in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. Ancora grazie al bando periferie, sarà possibile ristrutturare l’ex Scalo merci della Stazione Fontivegge, dove verrà ospitata la “Biblioteca delle Nuvole”, luogo dedicato interamente al fumetto, all’illustrazione e al design entertainement, con laboratori per le arti grafiche e multimediali, nell’ottica di promuovere attività creative e innovative per i giovani.

La nuova Biblioteca degli Arconi si collocherà all’interno del sistema bibliotecario cittadino e sarà una grande sfida per la nuova amministrazione con cui favorire l’incontro tra la lettura cartacea e quella digitale, educando all’uso dei nuovi media, fornendo anche agli studenti universitari della città un nuovo spazio di studio e incontro.

L’Auditorium di San Francesco al Prato avrà una duplice identità, quella di palcoscenico per concerti, teatro, danza e quella di luogo ritrovato della memoria cittadina ricostruita grazie alla realtà aumentata. Un nuovo gioiello della cultura che va a inserirsi nel percorso dei musei civici di Perugia. L’ambizione è che questo spazio potrà anche ridare vita a due importanti realtà da troppo tempo non presenti a Perugia: una Stagione Lirica del grande repertorio coinvolgendo i cori lirici dell’Umbria, e la “ricreazione” di una orchestra stabile di Perugia, e questo sarà possibile realizzarlo anche grazie anche ad ART Bonus.

Dopo una lunga ed accurata ristrutturazione, il Teatro del Pavone tornerà ad essere luogo per eventi culturali della città, concentrando le sue attività, come è sempre stato, nell’ambito cinematografico, ma anche teatro sperimentale in collaborazione con le compagnie di Perugia.

 

7/ TURISMO

 

da dove si riparte…2014/2019

Il turismo ha già una rilevante ricaduta sull’economia e sull’occupazione a Perugia, ma c’è un’enorme possibilità di crescita che è strategico attivare per contribuire al rilancio del centro storico e di tutta l’economia della città, che in altri settori è in sofferenza. A Perugia il turismo ha un carattere marcatamente culturale (città d’arte e di eventi), per questo le politiche turistiche sono fondamentali anche per lo sviluppo della cultura nella nostra città e, quindi, di primario interesse per l’Amministrazione comunale.

Nel mandato che si sta concludendo, si sono ridotti i giorni di applicazione della tassa di soggiorno da dieci a due (il terzo giorno al 50%, dal quarto giorno di permanenza nessuna imposta), è stato realizzato un moderno sito internet in più lingue, che è arrivato ad 1,2 milioni di visualizzazioni da tutto il mondo, si sono aperti spazi all’interno della Rocca Paolina prima chiusi. Il programma “Art Bonus” ha consentito il restauro di importanti monumenti (es. gli antichi portoni del Palazzo dei Priori), si è mantenuto il sostegno dell’amministrazione ai grandi eventi della città, si è proseguito il progetto di candidatura Unesco per le mura etrusche e si è attivato un nuovo progetto per l’inserimento della città all’interno della Strada europea dei Templari (TREF).

E’ in fase di realizzazione la nuova segnaletica turistica che, con i più avanzati supporti tradizionali e multimediali, potrà finalmente orientare il turista alla scoperta della nostra straordinaria Perugia.

Tramite mappe, icone, illustrazioni, colori, tipografia e nuove tecnologie, sarà codificata una nuova grammatica visiva riconoscibile e appropriata. Un sistema modulare, componibile e duraturo che permetta flessibilità di informazioni tenendo conto del contesto di collocazione.

La modularità e componibilità del sistema permette un aggiornamento continuo intervenendo solo sugli elementi specifici e salvaguardando la struttura base. Il nuovo sistema di comunicazione urbana si sostituirà a tutta la segnaletica esistente, che verrà rimossa e smaltita, riducendo l’inquinamento visivo derivante dalla troppa comunicazione, spesso non coerente e che, anziché orientare, tende a confondere. Nel corso di questo mandato è stato elaborato il progetto per l’intera acropoli e verrà realizzata la prima installazione prototipale da Palazzo della Penna fino a Palazzo dei Priori. Tramite la collocazione di questi prototipi, gli strumenti progettati devono essere provati da un panel di city user selezionati. I feedback saranno utilizzati per aggiustare ed ottimizzare il sistema. L’intero sistema, al netto delle modifiche, sarà installato nel prossimo mandato.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Per il prossimo mandato intendiamo ancora incrementare attenzione ed impegno alle politiche del turismo, che hanno un’importante ricaduta sullo sviluppo economico e culturale della città.

Intendiamo seguire il principio del coordinare, non dirigere. Con questo obiettivo, sarà utile costituire una sorta di “cabina di regia” delle politiche turistiche, nella quale l’amministrazione potrà coinvolgere gli operatori turistici della città e gli altri soggetti pubblici interessati, per concordare azioni e monitorarne gli effetti. In particolare, potrà costituirsi l’Osservatorio permanente sull’utilizzo delle risorse dell’imposta di soggiorno.

Vogliamo promuovere le eccellenze culturali della città che possono fungere da attrattori turistici, in particolare puntando su Perugia-Città degli Etruschi, valorizzando il ricchissimo patrimonio archeologico della città, attivando una più stretta collaborazione con gli enti pubblici (Polo Museale e Università) e privati (Pozzo Etrusco e Scavi sotto la Cattedrale) interessati per progettare insieme un sistema integrato tra i diversi siti etruschi, anche innovandone la proposta culturale, sia verso il grande pubblico che i ricercatori, per incrementarne l’attrattività turistica, ispirandoci ai migliori esempi nazionali.

Perugia ospita, dentro il Palazzo dei Priori, la Galleria Nazionale dell’Umbria, unico museo nella nostra regione dotato dal Ministero di autonomia speciale per il rilevante interesse nazionale. Vogliamo incrementare la promozione di quest’altra eccellenza di Perugia, sia all’esterno che tra la cittadinanza. Bisogna impegnarsi per rilanciare Perugia come città di grandi mostre d’arte (come furono Perugino 2004 e Pinturicchio 2007), cercando la collaborazione delle altre Istituzioni della città e della regione. Vogliamo anche promuovere i pregevoli centri storici di alcune frazioni della città e i diversi percorsi naturalistici del territorio comunale.

Per l’accoglienza, si realizzerà il progetto della nuova segnaletica turistica e si coinvolgeranno i siti d’interesse turistico (es. i musei privati) e le attività economiche del centro per realizzare una rete di accoglienza e informazione turistica diffusa. Verranno realizzati i nuovi punti d’informazione turistica nella Rocca Paolina (con annessi bagni pubblici in Viale Indipendenza) e in Piazza IV Novembre (automatizzato).

Va rafforzato il piano d’interventi per il decoro del centro storico (principale attrattore turistico e palcoscenico sul quale si svolgono tutti i grandi eventi) anche proseguendo con decisione il programma Art Bonus e la valorizzazione della Rocca Paolina, quale monumento tra i più suggestivi e originali della città.

Intendiamo dedicare maggiore attenzione al rapporto con la Regione Umbria, affinché sia maggiormente riconosciuto a livello regionale l’eccellenza di Perugia (una tra le principali città d’arte d’Italia!) che, se adeguatamente valorizzata, può influire positivamente sullo sviluppo turistico di tutta l’Umbria. Il capoluogo attira, infatti, tipologie turistiche maggiormente differenziate rispetto al resto della regione: come città d’arte, come sede di eventi, come sede di congressi, ma anche come città universitaria, come città della storia industriale con il museo della Perugina e città della salute, grazie alla presenza di un grande ospedale.

Questa azione di rappresentanza presso la Regione andrà coordinata con gli altri due comprensori turistici attigui, Assisi e il Trasimeno, i quali insieme a Perugia attraggono oltre il 50% del flusso turistico di tutta l’Umbria, e avrà come obiettivi: maggiore presenza di Perugia nella promozione turistica regionale, modernizzazione del trasporto ferroviario con Roma e Firenze, migliore gestione dell’aeroporto Perugia-Assisi, destinazione di fondi regionali per il centro storico di Perugia.

 

8/ AMBIENTE

 

da dove si riparte…2014/2019

L’azione dell’Amministrazione Comunale è stata prioritariamente orientata alla definizione di un progetto unitario -“Perugia Smart City” – che, con il contributo dei cittadini, delle associazioni, delle Università, delle istituzioni e del sistema imprenditoriale, è risultato capace di proporre un diverso modello di sviluppo urbano, per fare di Perugia una città vivibile, sostenibile e resiliente.

Alla fine del 2014 è stata approvata la linea guida progettuale “L’ambiente richiede partecipazione”, con l’obiettivo di dare piena attuazione alla Convenzione di Aarhus, per assicurare l’accesso all’informazione ambientale e la partecipazione ai processi decisionali. Ne sono derivate importanti esperienze che hanno permesso il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle associazioni in attività di progettazione partecipata di opere di rilevante interesse e all’interno di procedure autorizzative. A tal fine è stato sviluppato un portale web tematico denominato “Ambiente” dove sono riportate tutte le informazioni tematiche, i procedimenti e i servizi ambientali.

E’ stato portato a termine il censimento del verde pubblico, che assomma ad oltre 10.200.000 mq, con 315 aree verdi urbane (giardini storici, parchi, verde attrezzato, orti urbani, verde di arredo, aree di forestazione urbana), che coprono una superficie di oltre 4.000.000 di mq, con la presenza di circa 48.000 alberi, collocando Perugia tra le città italiane con il più alto indice di superficie di verde disponibile per abitante (62 mq/ab, a fronte di una media nazionale di 31,7 mq/ab).

Partendo da questi elementi, è stato avviato il progetto “Futuro nel Verde”, che nasce con la finalità di mettere a sistema il patrimonio verde della città e migliorarne lo standard qualitativo. La Green Community è il cuore ed il punto di partenza del progetto ed è costituita dalle associazioni del verde (pro loco, società sportive, associazioni culturali), dalle imprese, dal mondo universitario e da enti pubblici ed economici, che insieme lavorano nella costruzione non solo di proposte per il miglioramento della qualità e della fruibilità dei parchi della città, ma soprattutto per valorizzare le attività degli stakeholders, mostrare e sperimentare i loro prodotti, nell’ottica della sostenibilità ambientale, contribuendo direttamente alla crescita economica del territorio. Obiettivo primario della Green Community è quello di creare una comunità sensibile alla qualità del verde, alla sostenibilità ambientale e all’economia verde, mettendo a sistema le diverse esperienze e professionalità, in un rapporto di reciproco sviluppo e interesse, per apportare nuove idee, innovazioni e sperimentazioni. Ad oggi sono ben 105 le aree verdi assegnate o in fase di convenzione, con il coinvolgimento diretto nella loro gestione di 125 associazioni e 41 imprese.

Un particolare impegno è stato posto nella definizione di una nuova organizzazione della gestione dei rifiuti, in coerenza con le più recenti direttive europee in materia di economia circolare, per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti, della raccolta differenziata, del recupero e del corretto smaltimento, e per garantire un’adeguata protezione ambientale.

Con il fattivo contributo degli utenti, sono stati conseguiti risultati di assoluto rilievo, che hanno progressivamente portato negli ultimi anni ad una riduzione pari a oltre il 20% dei rifiuti urbani prodotti e a percentuali di raccolta differenziata ormai superiori al 70%, dati che collocano Perugia tra le città italiane più virtuose e che hanno consentito, pur in presenza di rilevanti incrementi dei servizi, di contenere la TARI ai livelli del 2014.

Nel corso del 2016, si è provveduto alla verifica del Piano Energetico ed Ambientale Comunale (PEAC), dando nuovo impulso alla sua attuazione. In particolare, è stata avviata una profonda ristrutturazione del sistema di illuminazione pubblica, con l’obiettivo di conseguire un significativo risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso, con la sostituzione con lampade a LED di oltre 30.000 punti luce e la possibilità di telegestione degli impianti, anche nell’ottica di un utilizzo smart degli stessi (punti di rilevazione dei parametri della qualità dell’aria, WI-FI, ricarica elettrica delle auto…).

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Anche in materia ambientale intendiamo proseguire i percorsi intrapresi in questi anni, da rafforzare ancora.

Con questa direzione, la candidatura di Perugia “Capitale Verde Europea” è, innanzitutto, una sfida a noi stessi, al nostro territorio che può e deve cogliere questa occasione per un salto di qualità ambientale, che qualifichi ulteriormente pregi che dobbiamo ulteriormente sviluppare e valorizzare. Alleghiamo a questo programma il documento illustrativo della candidatura.

In materia di rifiuti, deve proseguire e crescere il percorso virtuoso intrapreso, l’attuale 71% di raccolta differenziata è percentuale che può e deve crescere, mentre, nel prossimo mandato, è tempo di introdurre la cosiddetta “tariffa puntuale”, ovvero si paga per i rifiuti che effettivamente si producono, l’assetto infrastrutturale di Perugia, da vera smart city già descritta, ormai lo consente.

Va ancora arricchita la collaborazione con cittadini ed associazioni con il progetto “Futuro nel Verde” che possa arrivare a coinvolgere anche le imprese nella Green Community dei singoli parchi o aree verdi, per valorizzare le loro attività e mostrare e sperimentare i loro prodotti nell’ottica della sostenibilità ambientale, della sostenibilità economica dei parchi e delle aree verdi e della crescita economica dei territori.

Le varie forme di collaborazione cittadina nella cura del verde sono essenziali, ma va anche maggiormente impegnata la diretta iniziativa comunale, sulla quale si rendano possibili maggiori investimenti e migliore organizzazione dei suoi servizi.

 

9/ INVESTIMENTI E CURA DEL TERRITORIO

 

da dove si riparte…2014/2019

http://lavori.comune.perugia.it/ è il link che conduce al nuovo portale ‘lavori pubblici’ del sito internet comunale. Merita di essere aperto perché racconta nel dettaglio cinque anni di portata straordinaria per la nostra città. Suddiviso per schede che raccontano ogni singolo intervento eseguito in questi anni.

Oltre 100milioni di opere e lavori pubblici in tutto il territorio comunale, con impegno di mandato senza precedenti che si ricordino, che descrivono una Perugia più viva che mai, capace di alzare lo sguardo e investire sul suo futuro.

L’elenco comprende il recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione di beni monumentali e contenitori culturali nel centro storico di Perugia, interventi sulla viabilità, con una crescente eliminazione di incroci semaforici sostituiti da rotatorie, tante scuole, nuove sedi per servizi comunali, ecc., l’elenco è lungo e merita di essere conosciuto, anche per cogliere subito quali direzioni sta intraprendendo e valorizzando la nostra Perugia con la realizzazione di questi progetti.

Il maggior investimento, esemplare da ogni punto vista, è stato sulla nuova pubblica illuminazione. 27.000 nuovi punti luce a led che rinnovano tutta la pubblica illuminazione in tutto il territorio comunale: strade, piazze, parchi. Anche con la sostituzione di 4.000 pali e 300 quadri elettrici, anche servizi a banda ultralarga in 22 parchi cittadini con (vero) wi-fi pubblico, videosorveglianza (96 nuove telecamere), touch screen e display a led. Una Perugia più bella e sicura, con rinnovata ricchezza di funzioni. 15milioni e 800mila euro di investimento complessivo, finanziati con i risparmi ottenuti con i minori consumi di energia, neanche un euro a carico dei perugini, anzi, circa 500mila di minore spesa annuale per il nostro bilancio. Ovvero, l’operazione perfetta.

Siamo ormai nella fase di completamento di questo importante progetto, per arrivare anche alla telegestione di tutto il sistema che ne consentirà la migliore efficienza. La combinazione di questa generale e capillare infrastruttura comunale, con le sue connessioni punto-punto, con l’infrastruttura in fibra che innerva ormai la nostra città, consentirà di sviluppare, sempre più, progetti da vera smart city, di quella “Perugia Ultradigitale” che dovrà ancora distinguerci nel panorama globale. Salde radici nella storia, come non mai proiettati al futuro.

L’altro capitolo di importante impegno finanziario sostenuto questi anni riguarda il tema strade che è tornato ad essere missione prioritaria nelle politiche comunali: 1,5 milioni di euro ogni anno con una programmazione che non si è mai fermata, anno dopo anno, strada dopo strada. Nonostante le già descritte gravi difficoltà di bilancio, 7,5 milioni nel quinquennio sono investimento importante (per rendere l’idea, nei cinque anni precedenti ci si era limitati a 700mila euro in tutto), che non ha generalmente risolto l’emergenza cittadina che trovammo al nostro insediamento, ma ha seriamente intrapreso la giusta direzione.

Ancora nel portale lavori pubblici sono riportate tutte le programmazioni annuali del periodo, tutte le vie rifatte. Anche in questo caso vale la pena andarle a vedere, per capire subito che, proseguendo con questo impegno, Perugia tornerà, ormai presto, generalmente normale nella sua viabilità.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Il prossimo mandato comporterà persino maggiore impegno sui lavori pubblici rispetto a quello già importante che si sta concludendo, con importanti cantieri già previsti in tutto il territorio comunale: ancora scuole, interventi di fluidificazione del traffico, percorsi ciclopedonali, recuperi e funzionalizzazione di edifici dismessi, per citare i titoli delle principali missioni.

Tra questi vanno ricordati due importanti progetti di rigenerazione urbana, già finanziati che dovranno diventare presto cantieri: per tutta l’area di Fontivegge/Pian di Massiano/Madonna Alta/Settevalli, 30milioni l’investimento complessivo; il recupero dell’ex carcere nell’area di Porta Eburnea per la nuova Cittadella Giudiziaria, con investimento già programmato in 60milioni.

Per le nostre strade va mantenuto cosante l’impegno di questi anni, anche da incrementare con la specializzazione sulla missione strade del Cantiere comunale, da rafforzare nell’organico e nei mezzi.

Con lo stesso metodo usato questi anni per le strade (analisi, programmazione, investimenti costanti), va affrontato con grande determinazione il tema dei percorsi pedonali, che comprende i marciapiedi: da censire, analizzare, recuperare e riqualificare, proteggere ed incrementare.

La riqualificazione delle piazze cittadine è missione che ha costantemente caratterizzato il mandato, iniziato con Piazza Matteotti e Piazza Grimana, ripavimentate ed ampliate nella loro riservata pedonalità, ma ha riguardato piazze ed aree in tutto il territorio comunale, spazi strategici di riqualificata socialità, sino agli estremi confini comunali per la bellissima piazza di Montepetriolo. Programmate da tempo, stanno partendo le due ultime riqualificazioni di questo mandato, Piazza Birago e Piazza Pertini, per una missione strategica che va confermata ed ulteriormente coltivata nei prossimi cinque anni.

 

10/ SCUOLA / SPORT

 

da dove si riparte…2014/2019

Particolare impegno è stato dedicato nel corso del mandato alla scuola dei nostri ragazzi, con investimenti sugli edifici scolastici che sono arrivati a complessivi 27milioni di euro nel quinquennio. Recuperi, riqualificazioni, miglioramenti sismici, nuovi plessi scolastici, anche in questo caso il portale lavori pubblici del sito internet comunale può mostrare nel dettaglio quanti importanti interventi.

La riforma del servizio garantito dalle nostre mense scolastiche ha impegnato un percorso complesso e molto partecipato e dibattuto. Alla conclusione di quel percorso, anche grazie a quell’elevato livello di partecipazione, oggi a Perugia possiamo vantare un servizio di refezione scolastica che viene portato a modello di riferimento nazionale, per organizzazione e qualità degli alimenti. Anche premiata allo SMAU 2018 quale eccellenza italiana.

Sempre sul versante scuole, tra le varie attività ad esse dedicate in questi anni, vanno menzionati gli interventi di connessione fibra ftth 1giga portata in ciascun edificio scolastico, straordinaria opportunità didattica che le rendono oggi a Perugia speciali nel panorama nazionale.

La Perugia “Capitale Italiana dei Giovani 2016”, mostra grande vivacità formativa alla partecipazione civica. Da menzionare il Consiglio comunale dei ragazzi, raccontato anche dai media nazionali, che dalle scuole offrono il loro contributo partecipativo, anche mediante una rigorosa cultura della legalità.

Sul versante sport, sono stati eseguiti importanti interventi di riqualificazione dei principali impianti sportivi cittadini (Santa Giuliana, PalaPellini, PalaBarton, profondamente ammodernato), oltre che di impianti periferici, anche con la collaborazione delle società sportive. Un’attenzione particolare è stata riservata ad alcuni primi importanti interventi di riqualificazione e ammodernamento dell’area di Pian di Massiano, che devono costituire l’avvio di un percorso di generale riqualificazione di un’area strategica per la pratica sportiva, in uno straordinario contesto ambientale.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Deve rimanere missione prioritaria una decisa politica di investimenti per i nostri edifici scolastici, ancora in continuità con l’impegno di questi anni.

Pur anche garantita la costante ed impegnativa manutenzione annuale sullo storico Stadio “Renato Curi”, si può anche apprezzare l’apertura del suo Museo come poche altre squadre in Italia, nel corso del mandato ci siamo impegnati per arrivare finalmente alla realizzazione di un nuovo impianto, in linea con i migliori standard italiani ed europei. Ci siamo stati vicini a veder finalmente partire il progetto, ma serve un supplementare decisivo impegno di composizione di un solido progetto economico-finanziario, che deve arrivare a compimento quanto prima. La recente stipula del protocollo di intesa con Cassa Depositi e Prestiti è la rinnovata base di partenza di questo importante, ormai urgente, obiettivo cittadino.

L’impiantistica sportiva di base diffusa in tutto il territorio comunale necessita di una rinnovata programmazione che ne riqualifichi le sue essenziali funzioni, anche mediante un più qualificato protagonismo delle tante associazioni, non solo sportive, di riferimento territoriale.

 

11/ MOBILITA’ SOSTENIBILE

 

da dove si riparte…2014/2019

La mobilità è altro tema decisivo per rilanciare livelli di qualità urbana in linea con i migliori standard dovuti ai cittadini di Perugia. In questi anni l’impegno per misure sui miglioramenti, intanto, possibili, ha avuto l’operosa visione di una radicale riprogrammazione strategica della mobilità cittadina.

Abbiamo incrementato l’orario di esercizio del Minimetrò nella fascia serale in occasione di eventi, allungando l’esercizio serale e notturno durante il periodo estivo di sabato.

Abbiamo ricontrattato la convenzione in corso con Sipa per la gestione dei parcheggi, con l’obiettivo migliorare le condizioni della sosta nelle aree a ridosso del centro storico a vantaggio dei cittadini: riduzione del costo dei parcheggi in struttura e dei parcometri; introduzione di nuove tecnologie per la gestione dei parcheggi/parcometri (nuovi sistemi di controllo di accesso ai parcheggi, innovazione nei parcometri, app per il pagamento della sosta ecc.) con interventi di riqualificazione del decoro urbano; rinuncia da parte di Saba all’aggiornamento Istat delle tariffe (che ai sensi della convenzione in corso sarebbero dovute ancora crescere).

La riduzione tariffaria ha potuto beneficiare delle seguenti misure: -30% su abbonamenti residenti entro 500 mt.; – 20% su abbonamenti residenti intero territorio comunale; -20% su 1^ e 2^ ora pomeridiana dei parcheggi; – 18,5% su aree a parcometro con tariffa oraria.

Tutto questo senza gravare economicamente sui cittadini trovando misure di compensazione per mantenere l’equilibrio economico e finanziario della convenzione. Per mantenere questo equilibrio sono state  individuate due nuove aree di sosta (anse di Ripa di Meana e via Vittor Ugo Bistoni) a servizio del centro storico, in cui orientare la sosta lunga con tariffe giornaliere calmierate, riqualificate e infrastrutturate con percorsi pedonali, abbassando al contempo le tariffe dei parcheggi in struttura, maggiormente vocati alla sosta breve.

 

c’è ancora da fare…2019/2024

Pur non rientrando nella sfera di diretta competenza comunale, va sostenuta con grande determinazione in tutte le competenti sedi la necessità di rilanciare la capacità di collegamento di Perugia con gli assi nord-sud su ferro, ancor più dopo la positiva esperienza dell’alta velocità su Milano. Così per l’Aeroporto San Francesco, con potenzialità inespresse che meritano rinnovate visioni ed iniziative.

Sulla mobilità cittadina, la recente approvazione del Pums è il quadro strategico sul quale intendiamo operare nel prossimo mandato, da considerare parte integrante di questo programma. E’ il frutto di un impegnativo percorso di studio e partecipazione ed offre la visione e prospettiva di una Perugia capace di muoversi con i migliori standard nazionali ed europei. Qui evitando sintesi che sarebbero troppo riduttive, lo si può apprezzare aprendo il seguente link:

https://www.comune.perugia.it/pagine/piano-urbano-della-mobilita-sostenibile

 

C’è ancora da fare, con lo spirito e l’impegno di questi anni, verso gli obiettivi sintetizzati con questo programma di mandato.